Giochi per indovinare
Tra i tanti giochi per allietare le serate, il tema dell’indovina viene sempre fuori. E’ un passatempo da poter fare anche senza un gioco di società, ma quando si è in tanti e si vuole rendere il gioco più avvincente e curioso è bene dettare delle regole e affidarsi a quei giochi da tavolo pensati per un divertimento assicurato.
Indovina le parole: Tre giochi da tavolo famosi
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Indominando
E’ un gioco adatto a tutti coloro che non amano rimanere a lungo seduti a un tavolo da gioco. Come suggerisce il nome, infatti, lo scopo del gioco è quello di mimare una parola, facendola indovinare ai propri compagni di squadra.Il gioco somiglia dunque al più noto Taboo, ma invece di parlare bisogna mimare. Come funziona? Le parole da mimare sono indicate su delle carte, e si dividono in facili e difficili: sta al giocatore scegliere quali mimare, ma le parole facili danno naturalmente un punteggio minore. Un’ulteriore complicazione è data dal timer: all’inizio del turno, infatti, si prendono quattro carte e le si inseriscono nel timer. Se il timer suona prima che le quattro parole siano state indovinate, tutte e quattro le carte verranno “mangiate” dal timer e la squadra non riceverà nessun punto. Si tratta quindi di un gioco divertente, veloce e appassionante, adatto per le feste e per i gruppi: il numero minimo di giocatori, infatti, è quattro (due squadre da due), ma come per Taboo è possibile giocare anche con in gruppi numerosi.
Un gioco pensato principalmente per gli adulti: per i più piccoli c’è invece Indominando Party, una versione con delle carte più semplici.
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Pictionary
Un altro classico gioco in cui bisogna indovinare una parola è Pictionary. Anche in questo caso, lo scopo del gioco è quello di fare indovinare ai propri compagni di squadra una parola; in questo caso, però, la parola potrà essere indicata soltanto con un disegno.La parola da disegnare viene scelta pescando una carta, sulla quale sono indicate quattro parole, ciascuna di una categoria diversa: gialle per persone, luoghi e animali, blu per oggetti, arancione per azioni e verde per le parole più difficili. Il gioco è dotato di un tabellone sul quale avanzano le pedine delle due squadre; i colori delle varie caselle indicano la categoria della parola che dovrà essere disegnata. Anche in questo caso ci sono caselle speciali che modificano le regole del gioco: alcune caselle, ad esempio, aumentano o diminuiscono il tempo a disposizione, mentre altre prevedono che le due squadre provino a indovinare contemporaneamente la stessa parola, disegnata da membri di entrambe le squadre.
Si tratta di un gioco facile e veloce; il numero minimo di giocatori è quattro (due per ogni squadra) ma non è adatto a gruppi troppo numerosi, dal momento che in tal caso non tutti i giocatori riuscirebbero a vedere adeguatamente il disegno.
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Essere Non Essere
Essere Non Essere è invece la versione commerciale di un gioco molto amato da adulti e bambini, solitamente praticato con dei post-it.Il gioco è costituito da sei fasce di plastica da assicurare alla testa e da un mazzo di carte, ciascuna delle quali ha il nome e il disegno di un animale, un oggetto oppure una persona. Dopo avere indossato le fasce, i giocatori devono pescare una carta e, senza guardarla, assicurarla alla propria fascia in modo che tutti gli altri giocatori possano vederla. A turno, i giocatori potranno fare delle domande agli altri giocatori per cercare di scoprire qual è la propria carta. È possibile però fare solo domande alle quali si possa rispondere sì o no. Oltre alle fascette e alle carte, il gioco è dotato anche di una clessidra per dare il tempo ai turni e di gettoni per segnare le informazioni date dagli altri giocatori.
Il vincitore sarà il giocatore che riuscirà a identificare per primo la carta che ha sopra la testa.
E’ obbiettivamente un gioco divertente, e adatto anche ai bambini; per gli adulti potrebbe però essere noioso, perché le carte sono piuttosto semplici, ma se si è fantasiosi basterà inventarsi qualche domanda originale per scatenare risate a go go.